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Comete
Bimestrale on line
Reg. Tribunale di Vicenza n. 1165 del 18 dicembre 2007
Editor e direttore responsabile Bianca Nardon
Redazione STEP Srl Contrà Porti, 3 Vicenza


Anno V n. 15 Ottobre 2011

Incontro con Hernan Huarache Mamani

www.hhmamani.com

www.mamani-inca.net

Nei suoi scritti il rapporto tra l'uomo e l'ambiente è un elemento portante. Inoltre vengono attribuiti al Perù e al mondo andino particolari caratteristiche di tipo fisico ed energetico legate anche ai cambiamenti attuali.

Le considerazioni sul Perù si basano su un principio cosmico che noi conosciamo. Ogni cinquecentoquaranta anni c'è un cambiamento del raggio della spiritualità. Una luce che viene dallo spazio penetra nel nostro pianeta dal punto pi alto. Per circa cinquecento anni e fino a qualche anno del secolo scorso il raggio della spiritualità è entrato dalla catena dell'Himalaya e uscito dalle Ande. Ora c'è un'inversione. Il raggio indaco penetra attraverso le Ande ed esce dall'Himalaya. Dove entra il raggio c'è un risveglio della spiritualità e dove esce c'è in genere una maggiore inclinazione al materialismo. India e Cina si stanno spostando verso una maggiore diffusione dello sviluppo tecnologico e dei beni materiali. Nelle Ande si sta risvegliando, al contrario, quella spiritualità che sembrava addormentata e ci si aspetta che nel futuro arrivi una coppia di iniziati che costituiranno una nuova guida per il nostro movimento e forse anche per il resto dell'umanità.

In diverse tradizioni spirituali si fa riferimento ad una figura unica, solitamente quella di un maestro.

Dietro un maestro spirituale c'è sempre una figura femminile importante. Nelle Ande questa cosa è più evidente che altrove. La cultura andina è profondamente femminile e la presenza di una donna nella vita di un maestro viene sempre segnalata. Quindi arriverà un maestro, ma sarà parte di una coppia. Sappiamo anche che proverranno da un luogo fisico preciso, il Lago Titicaca, a confine tra Perù e Bolivia. Nella nostra storia è sempre stato così.

Organismi internazionali come l'IPCC studiano le misure di mitigazione e adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici. Nel 2010 si è tenuto a Cochacamba in Bolivia un referendum popolare sudamericano sul tema. C'è un dialogo tra gli organismi internazionali e le proposte dei popoli indigeni?

Il mondo occidentale vive il rapporto con la Terra attraverso un senso di possesso e un diritto di proprietà. Per il mondo andino noi non possediamo la Terra, siamo parte di essa. La nostra cultura stabilisce che se l'uomo si allontana dalla natura si allontana anche da se stesso. Sono due posizioni molto diverse. La prima non permette di arrivare alla radice del problema ambientale.

Se un uomo conosce se stesso, il proprio corpo e la propria mente, pu comprendere i cambiamenti del pianeta, altrimenti non può farlo. L'uomo moderno, secondo noi, non ama se stesso ed è un uomo malato. Non capisce i meccanismi del corpo e della vita. Usa il corpo e la mente, ma senza conoscerli. Rispetto a lui noi siamo molto pragmatici.

Nella nostra cultura riteniamo che ci siano tre tipi di uomini, uno è un semplice viandante (purek, bipede), cammina, ma non sa cosa vuol dire ad esempio il fatto che i propri piedi portino l'enorme peso del proprio corpo e non sa cosa succede all'interno di se stesso. E' ignorante circa il proprio corpo, vive, ma non un essere umano. Poi esiste l'uomo che diventa consapevole un po' alla volta, attraverso un percorso di dieci, dodici anni, dei meccanismi del proprio corpo e della propria mente. Questo un essere umano, è un'entità organica (runa). Quell'essere che poi comprende se stesso e arriva a poter utilizzare i suoi meccanismi e le sue facolt per dirigere e controllare il proprio corpo e la propria mente oltre ad altri elementi della natura, diventa in qualche modo un superuomo (hatun runa, uomo trascendente, realizzato). E' colui che impara ad utilizzare il corpo e la mente come una unit con consapevolezza. Qui in Occidente questo è inconcepibile. Forse solo qualche vecchio contadino che abbia fatto un percorso di vita legato alla Terra pu avvicinarsi ad una consapevolezza che abbia un'affinit con la nostra. E' una conoscenza molto lontana dalla sapienza intellettuale delle Università e non esiste un sapere teorico che possa da solo intendere la natura e i suoi meccanismi.

Noi capiamo l'energia che proviene dalla Terra e dal cosmo. Uno che entra in contatto con la natura sa che questa energia esiste in determinati punti del pianeta. I luoghi dove è concentrata in maggior quantità sono ritenuti sacri.

Finchè l'uomo moderno non diventa più umile e viste le poche conoscenze che ha, la vicinanza con le nostre popolazioni indigene è difficile.

Per quel che riguarda il pianeta si sta parlando molto dell'inquinamento, ma si sta cercando di tamponare in modo artificiale il problema. Gli indios (Quechua, Aymara) ad esempio si stanno opponendo nel nostro territorio all'apertura di nuove miniere. Si rischia di tagliare metalli che sono portatori di energia attraverso il pianeta. E questo è un danno. E' come intaccare il sistema nervoso in un corpo umano, che porta l'energia nei punti più lontani o periferici. Gli ingegneri e i geologi occidentali non possono comprendere questo tipo di problemi.

Sempre nella sua autobiografia lei narra della rivelazione da parte della sua guida spirituale di un futuro sesto continente.

Il nuovo continente nascerà in seguito allo spostamento dell'asse terrestre, ma non sarà repentino, sarà lento e progressivo. In alcuni luoghi il livello dell'acqua si abbasserà e in altri si alzerà scoprendo nuove terre. Alcune ricerche recenti portano a pensare che la foresta amazzonica fosse anticamente sommersa e parte di Atlantide.

Quando ci sono cambiamenti climatici tra gli elementi particolarmente coinvolti vi sono l'aria e l'acqua. Basta che una corrente calda del mare cambi percorso e un luogo pu venire completamente raffreddato. Interi popoli possono ritrovarsi a cambiare il luogo in cui vivono e a non sapere dove andare. In modo inconscio pu succedere che molte persone si possano spostare verso un luogo che intuitivamente pensano pi sicuro di altri. Alcuni esseri umani particolarmente sensibili o gruppi di ricerca spirituale stanno gi migrando. Ad esempio c'è una convergenza verso il Sudamerica. Alcuni lama tibetani hanno acquistato un'isola argentina.

Le nostre conoscenze ci permettono anche di sapere che popoli di provenienza diversa rispetto al nostro pianeta, nel caso di cambiamenti devastanti di grandi proporzioni, potrebbero intervenire a sostegno degli uomini maggiormente indirizzati verso un nuovo percorso evolutivo.

Lei parla anche di un punto massimo di sopportazione della Terra per quel che riguarda gli squilibri apportati dall'uomo. Abbiamo gi passato questo limite secondo lei?

No, siamo nel periodo critico. In questi anni dobbiamo decidere davvero dal punto di vista pratico come risolvere i problemi dell'inquinamento. Ma prima di tutto ci deve essere un cambiamento della societ perch questa malata.

Ci sono cinque o sei anni critici e poi ancora altri otto anni nei quali valutare se le misure applicate porteranno ad un cambiamento o no. Il tempo sta passando molto velocemente. Inoltre ci sono fattori esterni che possono ulteriormente influenzare da un momento all'altro lo stato delle cose. Mi riferisco all'esistenza di una popolazione che vive all'interno del nostro pianeta, tecnologicamente pi sviluppata della nostra, che ha rapporti con i nostri governanti e che pu intervenire modificando la vita del pianeta.

In che misura l'uomo è causa dei cambiamenti climatici e quanto si tratta di un processo naturale?

il cambiamento climatico è un fatto cosmico, l'opera umana incide per un trenta per cento. E' inutile insistere con il dare una colpa all'azione dell'uomo. C'è una responsabilità, ma il problema è più ampio e complesso. Se non si usano il corpo e la mente insieme, l'energia non si muove in modo equilibrato e provoca all'interno del pianeta e anche a livello cosmico degli squilibri. Può muoversi secondo onde che possono influenzare anche mutamenti climatici.

In questo momento esiste un forte interesse e una forte insistenza nell'incutere paura nelle persone, per trarre profitto dalla spinta ai consumi di vario tipo, provocata da una manipolazione emozionale.

Che rapporto ha con le figure di maestri spirituali di altre tradizioni culturali e religiose?

Non credo che Gesù fosse dio. Certamente è innegabile che fosse un essere molto illuminato. Le istituzioni e le religioni per si sono impossessate in modo sbagliato della sua figura e di quella di altri esseri illuminati. Questi hanno lasciato un messaggio di spiritualità che non è stato compreso e anzi è stato utilizzato molto male, altrimenti non esisterebbe la guerra. L'atteggiamento dei capi di tutte le religioni è di prepotenza. La spiritualità va tenuta distinta dalla religione. L'uomo è religioso di natura, ma la manipolazione e lo sfruttamento dell'uomo attraverso la religione e la chiesa non sono giuste. In nome delle religioni sono stati commessi molti crimini e questa è una cosa che va giudicata. I sentimenti di sofferenza, colpa ed espiazione non hanno niente a che fare con i tesori naturali del pianeta che ci sono stati dati per vivere e di cui dobbiamo godere appieno.

Qual'è il rapporto dell'uomo con gli ambienti naturali che lei descrive, il mare, il lago e la montagna?

Siamo costituiti in gran parte da acqua. E' un elemento fondamentale. La massa liquida dei mari per influenzata dalla forza dello spazio, dagli elettroni e pu cambiare la sua polarit. L'ispirazione si può trovare anche vicino al mare o ad un lago, ma l'innalzamento spirituale si trova sulle montagne. L'ideale, dal punto di vista fisico, è un luogo dove ci siano entrambe.

Perch ha scelto in particolare l'Italia per la diffusione del suo messaggio?

Per l'Europa, dal punto di vista della geografia umana, l'Italia costituisce il cuore. La mia una scelta precisa. Bisogna arrivare a questo organo per cambiare anche il resto. Se il risveglio spirituale parte da qui pu arrivare anche altrove e produrre un effetto. Ci vuole del tempo, ma questa è la strada necessaria. Anche la società umana ha un suo organismo che ha dei precisi meccanismi di funzionamento e va letto.

Qual'è il progetto educativo dell'Università della vita e della pace da lei fondata?

La donna ha un'energia maggiore rispetto all'uomo e se la utilizza in modo unitario e con consapevolezza pu indurre dei cambiamenti sul pianeta. Può rendere l'uomo più creativo, più illuminato e capace di risolvere i problemi. Solo un nuovo tipo di educazione pu portare a galla tutto questo. La scuola che ho fondato ha questo obiettivo. Attualmente ci concentriamo sui bambini e quando le risorse economiche lo permetteranno ci occuperemo anche degli adulti.

La conoscenza delle modalità di utilizzo della propria energia è tipica di un piccolo gruppo di curanderi andini. Il curandero è un conoscitore della natura. Deve essere una persona che ha consapevolezza e che conosca il mondo concreto e il mondo invisibile. Mettere insieme corpo, mente e anima crea l'essere sacro. Dobbiamo dare soprattutto alla donna la possibilit di unire questi elementi perchè per molti anni questo insegnamento è stato dimenticato. Stiamo lavorando con le donne locali e la stessa consapevolezza va estesa progressivamente alle donne non andine. Vogliamo agire soprattutto sulla loro indipendenza emotiva. Questa cosa si scontrerà con la mentalità maschilista largamente diffusa in molti paesi.

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